Passa ai contenuti principali

Giustizia e Web


La Corte di Giustizia Europea vieta i filtri sui contenuti Internet
REGOLAMENTI

La Corte di Giustizia Europea vieta i filtri sui contenuti Internet

La sentenza vieta ai giudici dei singoli stati dell'Unione di imporre l'introduzione a carico dei provider Internet di qualsiasi filtro per prevenire il download di determinati contenuti attraverso la rete Internet, compreso materiale soggetto a diritto d'autore.


25 Novembre 2011
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso quest'oggi una sentenza che da molti esperti viene definita "storica".
L'alta istituzione, che ha sede nel Lussemburgo, ha il compito di garantire l'osservanza del diritto nell'interpretazione e nell'applicazione dei trattati fondativi dell'Unione Europea. Il caso sui quali i giudici si sono oggi espressi è estremamente importante per il mondo della Rete perché rimarca dei principi che sono stati recentemente oggetto di ripetute contestazioni.

La sentenza appena emessa vieta ai giudici degli Stati Ue di imporre l'introduzione, a carico dei provider Internet, di qualsiasi filtro per prevenire il download di determinati contenuti attraverso la rete Internet, compreso il prelevamento non autorizzato di materiale soggetto al diritto d'autore.

I giudici sembrano quindi aver fatto proprio il parere espresso nel mese di aprile dall'avvocato generale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Pedro Cruz Villalón. Il legale spiegò  che l'imposizione di obblighi di filtraggio in capo ai fornitori Internet avrebbe validità sull'intero territorio europeo spostando largamente la responsabilità giuridica ed economica della lotta contro il download illegale di opere piratate su Internet verso gli Isp (Internet Service Provider).

L'avvocato Fulvio Sarzana, uno dei maggiori esperti in materia, ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia evidenziando alcuni punti fondamentali. Innanzi tutto, si rammenta che i titolari di diritti di proprietà intellettuale possono chiedere che sia emanata un’ordinanza nei confronti degli intermediari (quali sono i fornitori di accesso a Internet) i cui servizi siano utilizzati da terzi per violare i loro diritti.

"Le modalità delle ingiunzioni sono stabilite dal diritto nazionale. Tuttavia, dette norme nazionali devono rispettare le limitazioni derivanti dal diritto dell’Unione in particolare, il divieto imposto dalla direttiva sul commercio elettronico alle autorità nazionali di adottare misure che obblighino un fornitore di accesso ad Internet a procedere ad una sorveglianza generalizzata sulle informazioni che esso trasmette sulla propria rete", sottolinea Sarzana facendo riferimento alla decisione della Corte.

La vertenza, alla quale ha posto la parola fine la Corte di Giustizia, era stata avviata dallaSabam (Société belge des auteurs compositeurs et éditeurs), l'equivalente della Siaeitaliana. La società belga, lamentandosi dello scambio di opere musicali protette dal diritto d'autore attraverso i ben noti circuiti peer-to-peer, chiese che un provider Internet (Scarlet Extended SA) fosse obbligato ad adoperarsi per far cessare tali comportamenti illeciti "rendendo impossibile o paralizzando qualsiasi forma di invio o di ricevimento da parte dei suoi clienti, mediante software peer-to-peer, di file contenenti un'opera musicale senza l'autorizzazione dei titolari dei diritti".

Sarzana sottolinea uno dei punti riconosciuti dalla Corte: "l’ingiunzione in oggetto obbligherebbe la Scarlet (il provider Internet chiamato in causa, n.d.r.) a procedere ad una sorveglianza attiva su tutti i dati di ciascuno dei suoi clienti per prevenire qualsiasi futura violazione di diritti di proprietà intellettuale. L’ingiunzione imporrebbe dunque une sorveglianza generalizzata, incompatibile con la direttiva sul commercio elettronico. Inoltre, siffatta ingiunzione non rispetterebbe neppure i diritti fondamentali applicabili. (...) . Pertanto, un’ingiunzione di questo genere causerebbe una grave violazione della libertà di impresa della Scarlet, poiché l’obbligherebbe a predisporre un sistema informatico complesso, costoso, permanente e interamente a sue spese".

Il controverso sistema di filtraggio, inoltre, sempre secondo i giudici europei, potrebbe verosimilmente ledere i diritti dei clienti del provider Internet ossia i loro diritti alla tutela dei dati personali e la loro libertà di ricevere o di comunicare informazioni. "Da un lato, infatti, è pacifico che tale ingiunzione implicherebbe un’analisi sistematica di tutti i contenuti, nonché la raccolta e l’identificazione degli indirizzi Ip degli utenti che effettuano l’invio dei contenuti illeciti sulla rete, indirizzi che costituiscono dati personali. Dall’altro, detta ingiunzione rischierebbe di ledere la libertà di informazione, poiché tale sistema potrebbe non essere in grado di distinguere adeguatamente tra un contenuto illecito ed un contenuto lecito, sicché il suo impiego potrebbe produrre il risultato di bloccare comunicazioni aventi un contenuto lecito", evidenzia l'avvocato Sarzana.

La soluzione dei filtri imposti a livello del singolo provider non piace affatto, quindi, alla Corte di Giustizia che conclude osservando come, decretando tali limitazioni, un giudice nazionale verrebbe meno all'obbligo di garantire "un giusto equilibrio tra il diritto di proprietà intellettuale, da un lato, e la libertà di impresa, il diritto alla tutela dei dati personali e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni, dall’altro".

A questo punto sono evidenti gli effetti che la disposizione avrà sulla legislazione dei singoli Stati europei avendo posto dei paletti oltre i quali non è possibile spingersi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Luino Notizie: Corso biblico gratuito che cambia la vita, a Luino partecipano oltre 350 volontari

La bibbia è sicuramente il libro più diffuso nel mondo   e fin dalla notte dei tempi per permettere a tutti di poterla leggere, molte menti si sono impegnate, tra traduzione e metodi di stampa, ma molti corpi sono stati trucidati da chi preferiva fare rimanere il popolo nell' ignoranza. Oggi in molte  delle nostre case è presente una Bibbia ma non ne conosciamo comunque il  contenuto . Da Apprezzare quindi questa iniziativa che vi riporto https://www.luinonotizie.it/2024/09/15/corso-biblico-gratuito-che-cambia-la-vita-a-luino-partecipano-oltre-350-volontari/491174  

In un realtà Globale Possiamo fermare Temu oppure conviene pensare ad altro?

Da circa un mese l'ecommerce cinese Temu sta avendo alcuni problemi nel sudest asiatico, dove ha cominciato a fare affari di recente. Un mese fa il governo indonesiano aveva imposto a Google e Apple di togliere la app di Temu da quelle scaricabili sui loro dispositivi, e questa settimana il governo del Vietnam ha minacciato di far chiudere sia Temu che l'altro grande ecommerce cinese Shein. Il motivo è che, per la sua capacità di vendere qualsiasi cosa a prezzi bassissimi, Temu danneggerebbe produttori e venditori locali. Temu è nato come versione per il mercato occidentale dell'ecommerce Pinduoduo, che ha centinaia di milioni di utenti in Cina: entrambi sono di proprietà della grossa società digitale PDD Holdings, nata nel 2015 in Cina, ma che dal 2023 ha sede a Dublino. Temu ha cominciato a operare negli Stati Uniti e in Europa nel 2022 e poi si è allargato in Asia: nelle Filippine e in Malesia è arrivato nel 2023, in Thailandia, Brunei e Vietnam quest'anno.In quest...

Filtrazione per Respirare aria pulita in casa

Filtrazione dell'aria domestica e sistemi filtrazione aria: cosa dice la PdR Nella Prassi di Riferimento (PdR), il tema della qualità dell'aria viene affrontato con  indicazioni precise sulla filtrazione : dalle tipologie disponibili, alle modalità di selezione, utilizzo e manutenzione. In appendice, il documento offre anche una panoramica dei principali dispositivi di disinfezione dell'aria, spesso utilizzati insieme ai filtri negli impianti di ventilazione e climatizzazione. La Prassi di Riferimento (che non è una norma): illustra il  comportamento dei contaminanti aerotrasportati definisce le  strategie per l'impiego dei sistemi di filtrazione dell'aria negli impianti HVAC  (Heating, Ventilation & Air Conditioning) per ridurre la presenza in aria di bioaerosol si propone di definire il  ruolo che i sistemi di filtrazione dell'aria,  opportunamente dimensionati, installati e gestiti,  rivestono nell'assicurare condizioni di salubrità  degli ambienti e ...