Disinformazione made in Italy con titoli sensazionalistici e contenuti copiati e modificati ad arte. Con un unico obiettivo: acchiappare clic
Un'inchiesta di BuzzFeed fa luce su una galassia di siti (circa 60) e pagine Facebook (ora oscurate) di proprietà della Web365, società a conduzione familiare. Disinformazione made in Italy con titoli sensazionalistici e contenuti copiati e modificati ad arte. Con un unico obiettivo: acchiappare clic C'E' un network italiano che lega siti di politica, news, Chiesa, proclami nazionalistici e disinformazione. Lo rivela un'inchiesta di BuzzFeed che ha scandagliato decine di siti e pagine social scoprendo che sono tutti di proprietà della stessa azienda, la Web365. Un'azienda a conduzione familiare composta da sei persone più un team di giornalisti, a detta del proprietario Giancarlo Colono . Non è certo una novità che esistano network di questo genere, già lo scorso anno i proprietari di LiberoGiornale erano dovuti uscire allo scoperto dopo che la bufala su l'allora neo-premier Gentiloni si era diffusa oltremodo. Il meccanismo è semplice: un solo proprietario