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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

Se anche l'escort è made in China di Stefano Cecchi

Firenze, 11 agosto 2011 - NONOSTANTE non indossino niente che riconduca alla trasgressione, i pensionati di Prato oramai le riconoscono da lontano. Così, quando le vedono passeggiare con lentezza sulle piste ciclabili del centro, si avvicinano con discrezione, contrattano il prezzo, quindi le seguono nelle case-alcova cercando il cielo in una stanza a prezzo low cost. Con la loro distanza da ogni desiderio, le prostitute cinesi più che l’ennesima variabile della trasgressione rappresentano l’ultima frontiera della solitudine. L’amore lo si fa per noia o per professione — cantava De Andrè —. Le Bocche di Rosa cinesi non sembrano propendere né per l’uno né per l’altro dei motivi, bensì per quella che potremmo definire un’asettica induzione dell’economia.

La Cina dietro l'operazione gigantesca e audace di cyberspionaggio?

Pubblicata su   In dies info   ( http://www.in-dies.info ) Gli esperti informatici della McAfee hanno scoperto un'ondata di cyber-attacchi avvenuti a livello mondiale, che hanno interessato le Nazioni Unite, i governi, le agenzie di stampa di tutto il mondo. Più di 70 organizzazioni e governi sarebbero state vittime dell'operazione gigantesca e audace di cyberspionaggio, che secondo gli esperti informatici citati dal Washington Post proverrebbe dalla Cina. L'operazione di spionaggio è cominciata almeno nel luglio 2006 e ha riguardato 49 organizzazioni statunitensi, oltre a quelle di altri paesi come Taiwan, India, Corea del Sud, Vietnam e Canada.

UDITE UDITE .... !!!

  Vi riporto un articolo     apparso  su  Repubblica   recentemente ------------------------- IL CASO "Hacker contro Onu e governi" Forti sospetti sulla Cina La società di sicurezza informatica McAfee dice di aver sventato un'enorme azione di pirateria ai danni di 72 soggetti tra cui aziende hi-tech e della difesa, l'amministrazione Usa e il Cio. Responsabile un "soggetto statale"