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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Non sottovalutiamo quello che abbiamo tra le mani

No  diamo tutto per scontato, quello che può sembrare una cosa normale può essere e  lo è il frutto di un duro lavoro e di ricerca prolungato nel tempo. a volte siamo noi portati a dare il tutto come normale,  scontato e di poco valore un esempio è mostrato dall'articolo al link posto sotto dove viene illustrato come anche produrre un libro è complesso se lo vuoi fare bene e se lo vuoi con le caratteristiche che ti aspetti. ma anche se il duro lavoro porta a uno stop tornare indietro è una rivalutazione del operato il risultato puo' essere raggiunto. http://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/domande/Che-cos%C3%A8-la-battaglia-di-Armaghedon/

PROGETTO PRISM

L'esistenza di Prism è ormai nota a tutto il mondo da mesi e mesi, essendo il programma di sorveglianza elettronico al centro del Datagate creato dalla National Security Agency americana per monitorare quante più informazioni possibili su cittadini non statunitensi o che vivono fuori dagli Usa. Ma che cos'è Prism, e come funziona? Innanzitutto va detto che si tratta di un programma di massima segretezza che, come il suo alter ego britannico Tempora , gestisce le informazioni raccolte da internet e da altri fornitori di servizi elettronici e telematici. Prism ha il compito di sorvegliare le comunicazione dal vivo degli utenti fatte via email, chat, chat vocali e videochat, video, foto, conversazioni VoIP, trasferimento di file, notifiche d'accesso. Tutta quella che è la nostra attività telefonica e su internet, insomma. Un lavoro di questo tipo non si può mettere in piedi se non c'è la collaborazione (consapevole o meno) delle aziende che offrono que

Nsa: "Google, Microsoft e Yahoo! sapevano tutto di Prism": il capo dell’ufficio legale accusa i giganti del web

Dopo mesi di smentite e pressioni da parte della Casa Bianca, l'agenzia di sicurezza statunitense punta il dito verso i  "big" che si smarcano dallo scandalo sollevato da Edward Snowden: "La raccolta dei dati è avvenuta con piena cons I COLOSSI del Web sapevano tutto. Erano al corrente dell'esistenza del programma di sorveglianza digitale Prism , il primo a essere rivelato dall'ex informatico Edward Snowden all'opinione pubblica mondiale lo scorso giugno. L'unica cosa che ignoravano era il nome con cui il sistema era stato battezzato. Dopo mesi di smentite, poi diventate mezze ammissioni, ma soprattutto di reazioni stizzite alla violazione della privacy dei propri utenti, sono proprio Google, Microsoft, Yahoo! e gli altri giganti di internet a finire nell'angolo. A metterli sotto accusa, inchiodandoli al contraddittorio atteggiamento assunto nell'ultimo anno, è stato niente meno che il capo dell'ufficio legale dell&