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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

TASSA SUL POSSESSO DI CLIMATIZZATORI

FIRENZE -  Proprio quando i  consumi per l'elettricità "da aria condizionata" sono al massimo , ecco la  "tassa sui condizionatori" . Che però proprio tassa non è: si tratta "solo" di dotarsi di un "bollino" per gli impianti di condizionamento con potenza superiore ai 12Kw. Il tutto è contenuto in un decreto del 10 febbraio 2014 recante "Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica". L'esigenza di introdurre tale derettiva deriva dalla necessità per l'Italia di adeguare la propria legislazione alla direttiva europea che ha il nobile scopo di tutelare l'ecosistema  limitando l'immissione di anidride carbonica nell'atmosfera .  RABBIA ASSOCIAZIONI -  "Nulla in contrario", commentano da Federconsumatori, "anzi: ben vengano misure in tal senso, non si capisce però perché tutto questo debba ricadere sui cittadini, già vessati da una situazione di gra

Regolamenti Europei n.811/13, n.812/13

" 26/09/2015: SVOLTA EPOCALE NEL MONDO DEL "CALDO" Dal 26 settembre 2015   i Regolamenti Europei n.811/13, n.812/13, n.813/13 e n.814/13 imporranno, per gli   APPARECCHI PER IL RISCALDAMENTO E LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA , nuove regole per disciplinare la progettazione ecocompatibile Ecodesign e l'Etichettatura Energetica. Parliamo di caldaie a gas e a combustibili liquidi, pompe di calore e generatori Ibridi caldaia + pompa di calore,  nonché di sistemi solari termici.   I Regolamenti imporranno rendimenti ed emissioni NOx minimi per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria che, di fatto,  vieteranno da subito  la produzione e importazione di  caldaie a camera stagna non a condensazione  (che fino ad esaurimento scorte si potranno comunque vendere e installare).   Resteranno quindi sul mercato le condens e, ma solo fino al 2017, le non condens a camera aperta per utilizzi particolari (ad es. canna fumaria condominiale ramificata).   Le ca

Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici

Il decreto del 26 giugno 2015 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, della salute e della difesa, reca "Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici", ai sensi dell'articolo articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, con relativi allegati 1 ( e rispettive appendici A e B) e 2 Decreto  (pdf, 171 kb) Alllegato 1  (pdf, 612 kb) Appendice A  (pdf, 439 kb) Appendice B  (pdf, 280 kb) Allegato 2  (pdf, 413 kb)

Fondi Europei: perché l’Italia non sa sfruttarli

I  Fondi Europei 2014-2020 rappresentano la principale fonte di finanziamento con cui l'Unione Europea contribuisce allo sviluppo delle proprie Regioni. L'ammontare delle risorse destinate all'Italia è di circa 33 miliardi di euro. Questa consistente quantità di risorse viene in parte gestita direttamente dall'UE, attraverso i programmi diretti (esempio Horizon 2020) e in parte viene data in gestione agli Stati membri che distribuiranno le risorse tra le Regioni, le Provincie e i Comuni. Il trend, fino a questo momento, è stato abbastanza deludente. Da sempre l'Italia presenta serie difficoltà a sfruttare a pieno le opportunità offerte dai diversi Piani di Sviluppo Europei. Secondo il rapporto riassuntivo redatto dalla Commissione Europea sui fondi elargiti durante lo scorso settennato (2007-2013) l'Italia ha sfruttato solo il 45,68% dei 21 Miliardi di Euro messi a disposizione.  Solo Romania e Croazia hanno fatto peggio di noi in quel periodo. Questo fenomeno è