La quinta sezione penale della Suprema corte sottolinea nel documento che alla base della decisione c'è la mancanza di "un insieme probatorio" che presentasse "evidenza oltre il ragionevole dubbio".
L'iter del lungo processo, ricorda la Cassazione, è stato "obiettivamente ondivago", ma "le oscillazioni, però, sono la risultante anche di clamorose defaillance o 'amnesie' investigative e di colpevoli omissioni di attività di indagine". I giudici ricordano anche come i pc di Amanda e Meredith "sono stati, incredibilmente, bruciati da improvvide
manovre degli inquirenti".
A favore dell'assoluzione di Knox e Sollecito un dato "d'indubbia pregnanza", ovvero il fatto che si possa escludere "la loro partecipazione materiale all'omicidio, pur nell'ipotesi della loro presenza nella casa di via della Pergola", dove avvenero i fatti.
La Corte sottolinea anche "l'assoluta mancanza di tracce biologiche a loro riferibili", sia sulla stanza che sul corpo della vittima e accusa le defaillance nell'indagine per "colpevoli omissioni", nell'assenza della quali sarebbe stato possibili "delineare un quadro, se non di certezza, quanto meno di tranquillizzante affidabilità, nella prospettiva vuoi della colpevolezza vuoi dell'estraneità" dei due ai fatti.
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