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Sapone fatto in casa, con lisciva di cenere

Il detersivo per eccellenza, quello che esiste fin dalla notte dei tempi, è il sapone. Le nostre nonne lo preparavano utilizzando ingredienti naturali e del tutto biodegradabili come olio e cenere. Questo tipo di sapone fatto in casa è doppiamente consigliabile: per l’ambiente e per la salute, in quanto è un prodotto naturale che non prevede sintesi chimica, né trasporto né sprechi per il confezionamento. Inoltre è ipoallergenico, a differenza di tanti detergenti che usiamo comunemente. L’impatto ambientale per la sua produzione non è proprio pari a zero perché come vedremo è necessario applicare parecchio calore, ma si tratta comunque di un buon compromesso.


Possiamo produrre questo tipo di sapone anche noi in casa utilizzando la cenere da legno che rimane nei caminetti, nelle stufe, nei forni per la pizza e anche nelle stufe a pellet (ma solo se si tratta di trucioli certificati e non trattati con sostanze chimiche).

Ecco come procedere (si può anche provare con una piccola quantità rispettando le proporzioni). Mescolare cenere e acqua in un rapporto 1:5 (ad esempio, 1 chilo di cenere e 5 litri di acqua) in un contenitore che non sia di alluminio. Si ottiene una soluzione che deve essere fatta bollire per due ore a fuoco lento, mescolando frequentemente per evitare che si attacchi sul fondo. Ne risulta una sostanza liquida che si chiama lisciva ed è già di per sé un detergente con ottimo potere pulente, però piuttosto aggressivo perché altamente alcalino. Volendo, se ne può aggiungere una piccola quantità per il bucato in lavatrice oppure all’acqua per lavare i pavimenti (purché non siano di marmo o di legno).

A questo punto occorre munirsi di un po’ di pazienza e lasciare filtrare la lisciva mediante un canovaccio pulito teso su un altro contenitore per eliminare le impurità della cenere (eventualmente con l’aggiunta di qualche mestolo di acqua) e aggiungere al liquido filtrato ottenuto una pari quantità d’olio (di solito, per 1 chilo di cenere di partenza servono 750 millilitri di olio di oliva). Poi bisogna riscaldare il tutto in una pentola su un fornello e lasciarlo bollire a fiamma bassa per altre 2 ore, finché si forma uno strato bianco e cremoso – che è il sapone. Una volta asciutte, le scaglie di sapone devono ancora essere sciacquate rapidamente con una soluzione di acqua e sale per portare il loro pH più vicino a 7 ed eliminare l’eccessiva basicità.

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