Lo ha detto il Papa nel messaggio al convegno antipedofilia alla Gregoriana. La denuncia del cardinal Levada: "Negli ultimi 10 anni, 4mila casi"
La cura per le vittime degli abusi sia una «preoccupazione prioritaria per la comunità cristiana» e vada di pari passo con un «profondo rinnovamento della Chiesa a tutti i livelli». Lo auspica il Papa nel messaggio al Simposio antiabusi apertosi oggi alla Gregoriana di Roma. Il messaggio scritto dal cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone a nome del Papa è stato letto dal rettore della Gregoriana Francois Xavier Dumortier nella sessione d'apertura del simposio dal titolo "Verso la guarigione e il rinnovamento".Il Papa, ha continuato il pontefice, incoraggia la Chiesa e i suoi leader a «proseguire nel costruire un ampio ventaglio di esperienze per promuovere in tutta la Chiesa una cultura vigorosa di effettiva salvaguardia e supporto alle vittime».
«Nostro Signore - sottolinea il testo a firma del cardinale Bertone - ci ricorda che ogni atto di carità verso anche il più piccolo della fratelli è un atto di carità verso di lui».
«Il Santo Padre sostiene, dunque, e incoraggia ogni sforzo - assicura Bertone - per rispondere con carità evangelica per la sfida di fornire minori e adulti vulnerabili con un ambiente ecclesiale propizio alla loro crescita umana e spirituale».
Il cardinale Joseph William Levada, prefetto della Congregazione, aprendo il
simposio internazionale riservato a vescovi e superiori religiosi, ha rivelato dati particolarmente signifcativi. «Nel corso dell'ultimo decennio - ha detto - sono arrivati all'attenzione della Congregazione per la Dottrina della Fede oltre 4.000 casi di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici su minori».
La Congregazione per la Dottrina della Fede, anche «sotto la guida costante del cardinale Joseph Ratzinger», ha aggiunto, si è confrontata con «un drammatico aumento» del numero di casi di reato di abusi sessuali su minori da parte di chierici, anche a causa della copertura mediatica che questi scandali hanno avuto in tutto il mondo.
Levada si è quindi soffermato sugli aspetti giudiziari. "La collaborazione - ha detto - della Chiesa con le autorità civili in questi casi riconosce la verità fondamentale che l'abuso sessuale di minori non è solo un crimine in diritto canonico, ma è anche un crimine che viola le leggi penali nella maggior parte delle giurisdizioni civili".
Al termine della relazione, il cardinale ha sottolineato che "coloro che hanno abusato sono una piccola minoranza dei fedeli e laici impegnati. Tuttavia, questa piccola minoranza ha provocato un gran danno alle vittime, e alla missione della Chiesa".
«In questi ultimi anni - ha concluso il cardinale - in varie parti del mondo, il Papa ha dovuto subire attacchi da parte dei media, quando invece avrebbe dovuto ricevere la gratitudine di tutti noi, nella Chiesa e fuori».