In un
paese che ha appena visto espellere dal Comitato Centrale uno dei
candidati ad entrare dritto nella Commissione Permanente del Politburo,
che ha visto sua moglie arrestata per aver ucciso un britannico.
Che ha visto che questo britannico era una spia. Che ha bannato dalla rete prima il nome del politico, poi quello della moglie e poi quello del britaninico, ma che alla notizia dell'espulsione e incriminazione ha dato via libera ai propri media, in questo paese, la Cina, quando stamattina non andava internet, né si riusciva con vpn ad accedere a siti cinesi, chi era on line ha visto immediato il meccanismo dei rumors in azione.
Del resto nei giorni precedenti all'espulsione di Bo Xilai di voce ne erano passate tante, comprese quelle di un clamoroso colpo di stato.
Oggi, nella mattinata cinese, è successo che la rete locale ha avuto uno strano black out: dall'esterno non si accedeva a molti siti locali (Weibo, Baidu, China Bank) e dall'interno non si accedeva all'esterno. Si è gridato alla nascita della Intranet Popolare cinese. O al terremoto di ieri, quello indonesiano che avrebbe creato danni non ben definiti anche in Cina.
Infine si è pensato ad un massiccio lavoro di manutenzione (perfino AnonymousChina ha sottolineato il "vecchiume" dei software dei server cinesi) o della rete in sé o delle liste di siti censurati dal Great Firewall cinese. Ufficialmente nessuna spiegazione, come hanno anche scritto il Wall Street Journal (nella sua edzione per smartphone) e il Guardian
Che ha visto che questo britannico era una spia. Che ha bannato dalla rete prima il nome del politico, poi quello della moglie e poi quello del britaninico, ma che alla notizia dell'espulsione e incriminazione ha dato via libera ai propri media, in questo paese, la Cina, quando stamattina non andava internet, né si riusciva con vpn ad accedere a siti cinesi, chi era on line ha visto immediato il meccanismo dei rumors in azione.
Del resto nei giorni precedenti all'espulsione di Bo Xilai di voce ne erano passate tante, comprese quelle di un clamoroso colpo di stato.
Oggi, nella mattinata cinese, è successo che la rete locale ha avuto uno strano black out: dall'esterno non si accedeva a molti siti locali (Weibo, Baidu, China Bank) e dall'interno non si accedeva all'esterno. Si è gridato alla nascita della Intranet Popolare cinese. O al terremoto di ieri, quello indonesiano che avrebbe creato danni non ben definiti anche in Cina.
Infine si è pensato ad un massiccio lavoro di manutenzione (perfino AnonymousChina ha sottolineato il "vecchiume" dei software dei server cinesi) o della rete in sé o delle liste di siti censurati dal Great Firewall cinese. Ufficialmente nessuna spiegazione, come hanno anche scritto il Wall Street Journal (nella sua edzione per smartphone) e il Guardian