ROMA -
Sì definitivo dell'aula del Senato alla conversione del decreto "taglia firme". Il provvedimento riduce del 75% il numerodelle firme necessarie per la presentazione delle liste elettorali per i partiti non presenti in parlamento fin dall'inizio della legislatura.
Dopo lo stop della scorsa settimana per mancanza del numero legale il provvedimento dunque diventa legge. Dopo la verifica del numero legale, su richiesta della Lega, il presidente del Senato Renato Schifani ha dato inizio alla votazione del provvedimento. La norma è stata approvata dall'aula per alzata di mano (con l'astensione della Lega).
Basteranno quindi trentamila firme per la presentazione di una lista elettorale di una forza politica oggi fuori dal Parlamento. Una ulteriore riduzione del 60% è prevista per i partiti che - alla data di entrata in vigore del decreto - sono costituiti in gruppo parlamentare almeno in una delle Camere, come ad esempio l'Udc. Sono esclusi dalla raccolta delle firme Pd, Pdl, Lega e Idv, partiti che hanno gruppi parlamentari sia alla Camera che al Senato fin dall'inizio della legislatura.
Sì definitivo dell'aula del Senato alla conversione del decreto "taglia firme". Il provvedimento riduce del 75% il numerodelle firme necessarie per la presentazione delle liste elettorali per i partiti non presenti in parlamento fin dall'inizio della legislatura.
Dopo lo stop della scorsa settimana per mancanza del numero legale il provvedimento dunque diventa legge. Dopo la verifica del numero legale, su richiesta della Lega, il presidente del Senato Renato Schifani ha dato inizio alla votazione del provvedimento. La norma è stata approvata dall'aula per alzata di mano (con l'astensione della Lega).
Basteranno quindi trentamila firme per la presentazione di una lista elettorale di una forza politica oggi fuori dal Parlamento. Una ulteriore riduzione del 60% è prevista per i partiti che - alla data di entrata in vigore del decreto - sono costituiti in gruppo parlamentare almeno in una delle Camere, come ad esempio l'Udc. Sono esclusi dalla raccolta delle firme Pd, Pdl, Lega e Idv, partiti che hanno gruppi parlamentari sia alla Camera che al Senato fin dall'inizio della legislatura.