Nuovo Pignone, si cambia: da Firenze il baricentro economico di Ge Oil&Gas sarà trasferito a Londra. Così Massimo Messeri, presidente di Nuovo Pignone, ha spiegato ai giornalisti la scelta di dar vita a un nuovo quartier generale globale con sede nella capitale inglese. Una scelta, ha spiegato Messeri a margine della firma di un accordo con la Regione Toscana, "per razionalizzare la governance di una società che si è ingrandita moltissimo, che per un certo periodo di tempo, per la sua crescita, si è potuta identificare col Nuovo Pignone, ma che dopo le acquisizioni degli ultimi 3/4 anni ha un baricentro che non ha più senso fosse a Firenze".
Secondo Messeri, "questa governance, che è fatta di poche decine di dirigenti, ha bisogno di muoversi continuamente e di avere un sito, una logistica molto facile, accesso ad aeroporti che possano mettere in comunicazione varie parti del mondo". Secondo quanto ha affermato un portavoce dell'azienda, a Londra lavoreranno circa cento persone: fra di loro, qualche decina attualmente opera a Firenze. Il capoluogo toscano rimarrà il quartier generale internazionale del business più grande di Ge Oil&Gas, ovvero quello legato alle turbine.
TURBINE – General Electric Oil&Gas inoltre investirà a livello globale, per un programma di sviluppo di turbine a gas di prossima generazione, 140 milioni di euro nel quinquennio 2013-2017: il 75% del totale (105 mln) saranno investiti in Toscana, al Nuovo Pignone appunto. Nelle prossime settimane verrà poi finanziato con fondi europei un pacchetto di progetti presentati al bando unico regionale 2012, tra cui il progetto Atene che ha come scopo il miglioramento dell'efficienza delle turbine. Atene è un network creato da Nuovo Pignone nel territorio toscano che intende valorizzare le eccellenze esistenti rappresentate dal tessuto delle piccole e medie imprese del manifatturiero e dai laboratori di ricerca. Il piano di investimento totale previsto da tutti i partner per il progetto Atene è, ad oggi, di 15 milioni di euro.
LAVORO – Col nuovo programma di sviluppo di turbine di nuova concezione oltretutto Ge Oil&Gas ha assunto 30 ingegneri e ne assumerà altri 70 entro il 2017. Secondo il presidente Messeri, infatti, la seconda parte del progetto prevede la realizzazione di linee produttive che l'azienda vorrebbe impiantare in Toscana: ciò potrebbe tradursi in altre cento assunzioni dirette e cinquecento posti di lavoro nell'indotto entro il 2017. Attualmente il gruppo è passato in Toscana dai 3.953 addetti del 2009 ai 4.654 dello scorso anno, con un incremento pari al 17,7%, contro una crescita a livello nazionale del 10%. Nel 2012 il fatturato del Nuovo Pignone è aumentato del 16% rispetto al 2011.
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