13 settembre 2013- Per la prima volta in Italia, Trenitalia, principale compagnia di trasporto ferroviario, è stata obbligata a risarcire un cliente per i danni subiti a causa di un ritardo "disinformato".
Il passeggero che ha vinto la causa si chiama Andrea Mannino e neppure a dirlo è un avvocato. Nel 2009, Mannino ha deciso di portare a giudizio Trenitalia, dopo aver subito un disservizio nel viaggio da Roma-Termini all'aeroporto di Fiumicino. Il treno era in considerevole ritardo per cause tecniche, ma ai passeggeri non è stato segnalato in disagio in alcun modo.
"Non ho avuto alcuna esitazione a portare a giudizio Trenitalia – afferma l'avvocato – perché ho subito principalmente un considerevole danno economico da mancato guadagno di una prestazione professionale che quel giorno avrei dovuto erogare, se avessi avuto almeno la possibilità di scegliere di raggiungere l'aeroporto di Fiumicino con un taxi o con altro mezzo. Ma purtroppo Trenitalia, come accade troppo spesso, non ha avuto la cortesia di informare in modo utile le centinaia di persone presenti alla stazione Termini di Roma di un ritardo facilmente comunicabile".
Nonostante la decisione del giudice di pace del Tribunale di Roma Gabriele Longo le sia sfavorevole, Trenitalia ha deciso di non fare appello contro la sentenza.
"La causa vinta – secondo Mannino – apre a tanti altri consumatori la possibilità, una volta tanto, di vedere soddisfatte le proprie ragioni contro un gigante economico che in questo caso specifico è anche in regime di monopolio".