MOSCA Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la controversa "legge Yarova", un pacchetto di misure antiterrorismo adottato dalla Duma il 24 giugno e dalla Camera alta il 29 giugno e che ha suscitato forti critiche da parte dei difensori dei diritti umani e da alcuni leader spirituali, perché tra le altre cose contiene elementi limitativi della libertà religiosa. A rendere noto il via libera alla legge anche da parte del Cremlino è stato il portavoce del presidente, Dmitri Peskov, citato dalla Tass. Si parla di una multa fino a un milione di rubli anche per chi conduce "attività missionaria" in violazione della nuova legislazione. Questo punto ha causato dure critiche da parte di alcuni rappresentanti delle Chiese protestanti in Russia, che in una lettera al leader del Cremlino, hanno parlato di "violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tema di libertà religiosa". Prima di tutto, l'attività missionaria viene definita come "diffusione di convinzioni religiose e credo fuori dai luoghi di culto" e in generale edifici e siti adibiti ai servizi religiosi, ma anche cimiteri e organizzazioni educative storicamente usate per condurre funzioni religiose. Non è consentita attività missionaria in appartamenti e case private.
"Si tratta del divieto di attività religiosa in tutti i luoghi al di fuori di quelli appositamente autorizzati", ha riassunto Tanya Lokshina, direttore di Human Rights Watch in Russia.Viene, inoltre, vietata l'attività missionaria per conto di organizzazioni religiose, i cui obiettivi siano in contrasto con la legge.
Il pacchetto Yarova rende praticamente impossibile condurre una processione pubblica: tutti i fedeli dovranno, infatti, avere in loro possesso un documento che attesti l'autorizzazione a partecipare a tali attività, concessa loro dai responsabili dello stesso gruppo religioso di appartenenza. I cittadini stranieri hanno il diritto di condurre attività missionaria solo sul territorio delle entità federali (città, regioni), in cui è presente un'agenzia locale
del ministero della Giustizia. Per i cittadini russi sono previste multe salate, mentre per gli stranieri si arriva all'espulsione dal territorio russo.
Verranno punite anche le attività di organizzazione religiose che distribuiranno materiale scritto, audio o visivo senza autorizzazione
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