Per la prima volta le installazioni potrebbero diminuire, del 3% secondo uno scenario conservativo
Per la prima volta il settore fotovoltaico potrebbe concludere l'anno in negativo: secondo le stime pubblicate dalla società americana Bloomberg infatti, che ha ipotizzato 3 scenari per il settore, il 2018 potrebbe concludersi, secondo l'ipotesi più conservativa, con 95 gigawatt di nuove installazioni, in calo del 3% rispetto al 2017.
La ragione di questo rallentamento va ricercata nelle politiche cinesi, pur essendo la domanda ancora molto forte infatti il Governo della Cina lo scorso giugno ha fissato uno stop temporaneo alle nuove installazioni. Questo causerà un eccesso di offerta di moduli fotovoltaici rispetto alla domanda, provocando un calo dei prezzi a 24,4 centesimi per watt entro la fine dell'anno.
D'altra parte questi prezzi così bassi stimoleranno, secondoBloomberg, una nuova domanda, tanto che il mercato tornerà a crescere nel 2019.
Pietro Radoia, analista del BNEF, ha sottolineato "Nonostante i venti contrari provenienti dalla Cina, sembra che il mercato solare globale sia destinato a un altro anno di crescita, anche se molto leggero. La nostra nuova previsione ci dice che la rilevanza della Cina sulla scena globale diminuirà e che entro il 2020 rappresenterà solo un quarto della domanda globale totale, in calo rispetto a oltre la metà del 2017".
Commenti
Posta un commento