La seconda guerra mondiale mieté, fra militari e civili, circa 55 milioni di vite. Che angoscia e dolore ne derivarono in tutto il mondo! Milioni di vedove e orfani rimasero abbandonati a se stessi. Nel 1945, alla fine della guerra, la domanda più ovvia era: Cesseranno mai le guerre?
La triste risposta dal 1945 è che l'uomo non è affatto diventato più saggio. Le nazioni continuano a fare preparativi bellici e a essere divise da guerre e lotte. A una recente conferenza sul destino della Terra, l'ammiraglio in pensione Gene La Rocque ha affermato che, secondo il Pentagono, dalla fine della seconda guerra mondiale ci sono state 270 guerre. Ha aggiunto che Stati Uniti e Unione Sovietica hanno da sole 20.000 testate nucleari, e ha avvertito: "Se continuiamo così, ci sarà una guerra nucleare".
Sì, come bestie selvagge, i governi continuano ad appianare i loro contrasti con spargimenti di sangue, sangue che di solito non è però quello dei capi politici. E quando non si arriva a una guerra vera e propria, l'equilibrio fra le nazioni si regge su una pace precaria basata sul reciproco terrore: la teoria della distruzione reciproca garantita. Ma perché? Perché la guerra sembra essere inevitabile nella storia umana? C'è una soluzione?
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